"In un momento in cui le forme artistiche sono state di fatto abbandonate dalle istituzioni, GarageZero si propone come il luogo per riavvicinare l’arte al territorio. Di fatto GarageZero è uno spazio recuperato al degrado, un vecchio garage abbandonato, nel quartiere del Quadraro, che negli anni ha assunto diverse funzionalità: da zona di incontro per adolescenti dove sperimentare le prime pratiche di relazione, a deposito della refurtiva della mala vita, poi dimora di migranti e infine discarica. Successivamente un incendio sembrava avere messo definitivamente fine a questa realtà, ma da quelle ceneri nel 2008 è stata realizzata una palestra popolare attualmente funzionante e nella restante parte si è dato vita, oggi, a una galleria d’arte contemporanea. Un progetto che trae ispirazione dal P.S.1 di New York, un vecchio asilo abbandonato in cui verso l’inizio degli anni settanta una visionaria Alanna Heiss ha dato vita a uno spazio espositivo e uno studio per artisti. Così GarageZero diventa un luogo recuperato al degrado e restituito al territorio, senza nessun controllo statale, il museo diventa pubblico e il cittadino si riappropria dell’arte. Esperimento metropolitano, vuole essere occasione di incontro, di crescita sociale, culturale ed economica, che assume ancora più significato in un momento come questo plagiato da una crisi economica senza precedenti e da amministrazioni inette che hanno deciso di chiudere le porte all’arte. Garage Zero intende dar fiato a tutte quei modelli creativi della capitale per arrivare a strutturare un sistema alternativo ma credibile per l’esposizione artistica, che sia dinamico e aperto, capace di riflettere le contemporaneità e quelle che verranno, fuori dalle logiche del profitto e del mercato convenzionale. Il progetto si propone come mezzo per contribuire al lancio e alla definizione concreta di un vero e proprio piano di sviluppo della cultura nella città di Roma, puntando alla valorizzazione di tutti quei luoghi disseminati nella metropoli che possano ospitare arte e cultura.
GarageZero conclude la stagione 2011 ospitando il ricco e intenso immaginario di SOLO. Per l’occasione il pittore romano trasformerà lo spazio con War <3, una mostra dalle forti influenze noir e che trae ispirazione dall’universo dei fumetti. Le opere di SOLO rappresentano scenari urbani, realtà abitate da figure romantiche e solitarie, nascoste nei vicoli oscuri della città e lungo i muri dei palazzi mentre sorvegliano sull’umanità. La metropoli, con le sue luci e le sue ombre, diventa lo sfondo ideale per le avventure dei personaggi animati da SOLO. Scenari cupi e disturbanti in cui si intrecciano relazioni tra uomini e donne, supereroi e antieroi dominati da sentimenti e inclinazioni differenti, che sorvegliano la città e si scontrano nell’antica battaglia tra il bene e il male. Una fitta trama di immagini, intense e passionali, specchio dell’anima di SOLO, artista guidato da una tecnica pittorica unica nel suo genere, che lo porta ad essere il più tradizionale dei pittori che l’arte cittadina vanta.
Nato a Roma nel 1982, la sua passione per l’arte prende forma agli inizi degli anni novanta con il nascere del writing e nel 2000 si avvicina alla Street art. Nel 2003 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove si laurea a pieni voti sotto la guida di Michele Cossyro e pubblica un’antologica sull’artista americano Ronnie Cutrone, assistente di Andy Warhol e importante esponente della Pop Art. Il suo lavoro comprende una videointervista nell’atelier dell’artista a New York, destinata all’archivio storico della GNAM, Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
Il SOLO continua la sua produzione pittorica su tela e sui muri della città, portando avanti diverse ricerche, ma senza mai abbandonare la sua icona principale: i supereroi, che una volta collocati sulla strada, si trasformano in immagini offerte dall’artista per farci sentire meno soli e per difenderci e rassicurarci in una società che positiva non appare. Numerose le sue partecipazioni a esposizioni collettive e personali in Italia e all’estero: nel 2009 ha collaborato a Londra presso lo studio dei videomaker The Butchers, partecipando alla realizzazione di istallazioni di video Mapping. Nel 2011 ha partecipato alla performance live in occasione del Viennart, mostra tenutasi presso il MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma."
In altre parole... se siete a Roma passate a dare un'occhiata! ;)
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